Il Comandante del COI in Afghanistan
Il Generale di Divisione Aerea Nicola Lanza de
Cristoforis in visita al Quartier Generale della Missione Resolute
Support (RS) a Kabul, e al Train Advise and Assist Command West (TAAC-W)
di Herat.
Il Contingente militare italiano in Afghanistan ha ricevuto la visita
del Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI),
Generale di Divisione Aerea Nicola Lanza de Cristoforis. L’attività si è
svolta prima a Kabul, sede del NATO Resolute Support Headquarters (RS
HQ), e poi a Herat, sede del Comando del TAAC-W.
A Kabul l’Alto Ufficiale è stato accolto dal Vicecomandante di RS e
Italian Senior National Representative, Generale di Corpo d’Armata
Salvatore Camporeale, e ha visitato le due basi dove operano i militari
italiani: Camp RS, sede del NATO RS HQ, e l’Headquarters Kabul
International Airport (HKIA). Presso RS HQ il Generale Lanza de
Cristoforis ha avuto un office call con il Generale Camporeale e
visitato il Combined Joint Operational Center (CJOC), sala operativa che
sovraintende a tutte le operazioni di RS nell’area afghana.
“Vi porto il saluto del Capo di Stato Maggiore della Difesa” – così il
Generale Lanza de Cristoforis ha esordito incontrando il personale
italiano - “Un grazie particolare va alle vostre famiglie, che con il
loro fondamentale sostegno vi permettono di operare al meglio qui,
lontani da loro, durante un momento di "storica” ricerca di soluzioni
per il popolo afghano”.
L’attività è quindi proseguita a Herat, presso Camp Arena, dove
l’Autorità in visita ha incontrato il Generale di Brigata Giovanni
Parmiggiani, Comandante del TAAC-W, attualmente a guida Brigata di
Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. Qui il Comandante del COI è stato
informato sulle attività che il Contingente italiano svolge a supporto
delle Forze di Difesa e Sicurezza afghane.
"Trovo continuità di passione, entusiasmo e dedizione dei molti che qui
hanno dato tutto e a volte anche se stessi", ha voluto sottolineare il
Comandante del COI che, dopo la firma dell’albo d’onore, ha concluso la
visita afghana e fatto rientro in Patria.
Resolute Support Mission è composta da militari di 41 nazioni, tutti
uniti nello scopo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e
alla consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza
locali al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato
di diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e soprattutto, Forze di
Sicurezza autonome e ben equipaggiate. Questo percorso sta portando le
Forze di Sicurezza afghane ad assumere il compito di garantire la
sicurezza del Paese e dei propri connazionali.
Fonte SMD