UN LAGUNARE IN CAMMINO nel dolce ricordo della
figlia
“Buen Camino!” era l’augurio, il saluto,
l’incitamento che veniva auspicato per il pellegrino fin dai secoli bui
del primo medioevo. Era questo percorso, impervio, pericoloso allora,
lunghissimo, una qual specie di “penitenza”, di fatica offerta a Dio, di
espiazione preventiva o saldo morale per i debiti contratti con il
Creatore. Nello scorrere dei tempi, ebbe anche un valore di
introspezione, di una sorta di dialogo con se stessi. Se ne era già
parlato ne “Il Lagunare n° 32 – Giugno 2013”, della scomparsa ed
il ricordo di Michela, figlia del nostro iscritto alla Sezione di Caorle,
Lagunare Marco Dorigo.
Sicché per ricordare, ma più per amore
sviscerato di un padre, il nostro Marco, si incaponisce ed alla fine
mette in pratica “la fatica” per antonomasia: “Il Cammino di Santiago di
Compostela”. Non è sufficiente perché Marco è promotore anche di
“Associazione Diabetici La Vita: “Gioia di Vivere” Michela Dorigo
<
www.associazionegioiadivivere.it >.
Il Lagunare Marco Dorigo, 1° Cont. 1974, CAR
allora a Villa Vicentina e naja svolta in quel della Base di San’Andrea
come “motoscafista” dello storico e mitico RL1 – il motoscafo delle
occasioni.
Marco non mette nome domani
all’oggi e salpa con zaino, scarpe di quelle buone, racchette da
trekking e per noi significativo, fazzoletto con il Mao e Basco Verde,
fregiato con tanto di àncora coronata e fucili incrociati
e si dirige alla volta della Francia dove
inizia il percorso che lo porterà dove, ai tempi, si indicava con la
locuzione latina, “hic sunt dracones!”, ovvero “qui si incontrano i
mostri del mare, qui inizia l’ignoto!”.
Il nostro Dorigo, solo soletto, si appiopperà
poi, in circa un mese, tutti i giorni, instancabilmente e senza pause, a
segmenti di km 20/25 ma parecchi anche di 35/38, ben 800 km fino a
Santiago di Compostela.
Una digressione dove segnalo un accadimento:
il nostro Marco, cammin facendo, vedi foto sotto, trova a scarpinare
sulle stesse tracce, il Lagunare - classe 1950 - Roberto di Padova.
Ma poi come vuole la tradizione, si spingerà
per altri quasi 100 km per un totale di circa 900 chilometri a piedi,
sino a Finisterre in Galizia dove il luogo “finale” è la punta
sull’Atlantico più occidentale del continente europeo.
Egli mi fa vedere un suo ed inerente libro
fotografico (che mi arrogo io di segnalare e che sarà presentato durante
incontri culturali con grandi nomi, in quel di Caorle),
e del quale abbiamo il piacere di fornirvi,
qui sotto, il link. Vedetevelo con calma: ne vale la pena.
Clicca sulla copertina per leggere il libro
Il tutto, acciocchè possiate godervi le ben
110 pagine contenti oltre 500 bellissime e coinvolgenti immagini che
senz’altro vi faranno venir voglia di calzare gli anfibi, munirvi di
fazzoletto e basco lagunare, appendendo al bastone del viandante la
conchiglia del buon pellegrino, ed incamminarvi in compagnia di piedi
che diverranno “martiri”, assieme e verso la vostra coscienza più o meno
“a risposo”.
Per inciso, lo spagnolo “Santiago” è il nostro
San Giacomo Apostolo, che dovrebbe trovarsi bene con il nostro San Marco
Evangelista; quindi, San Marco! Por todos los Caballeros!
Lag. Dino Doveri