bonifica di una bomba a venezia
Gli artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori
Paracadutisti “Folgore” dell’Esercito sono stati impiegati, nella
giornata di domenica, per la neutralizzazione di un grande ordigno
esplosivo risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto durante
alcune operazioni di scavo in un cantiere edile in prossimità di Porto
Marghera (Venezia).
Per le attività di bonifica, avviate a seguito di una richiesta della
Prefettura di Venezia, dalle ore 07.30 sono state evacuate circa 3.500
persone per un raggio di circa 1800 metri. Inoltre, sono state
interdette al traffico ferroviario e automobilistico le zone che vanno
dall’Aeroporto Marco Polo, al ponte della Libertà, alle banchine del
porto e le zone limitrofe al luogo di ritrovamento.
L’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione statunitense dal peso di
500 libbre (227 Kg) ad alto potenziale esplosivo, è stato rinvenuto nei
giorni scorsi nel corso dei lavori di scavo e manutenzione della rete
fognaria, e prontamente messo in sicurezza da un team di specialisti
dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore”. Per garantire la
massima cornice di sicurezza, i genieri dell’Esercito hanno realizzato
delle opere di contenimento per mitigare il rischio dovuto ad
un’eventuale detonazione dell’ordigno in fase di disinnesco.
Questa importante attività operativa, ha permesso di rendere nuovamente
sicura la zona di Marghera interessata alla bonifica ed ha dimostrato
come gli assetti della Difesa siano in grado di cooperare efficacemente
a favore della pubblica incolumità.
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme
e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso,
che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non
devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato
immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento degli
artificieri al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del
nostro territorio.
Gli artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti
“Folgore” dell’Esercito sono stati impiegati, nella giornata di
domenica, per la neutralizzazione di un grande ordigno esplosivo
risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto durante alcune
operazioni di scavo in un cantiere edile in prossimità di Porto Marghera
(Venezia).
Per le attività di bonifica, avviate a seguito di una richiesta della
Prefettura di Venezia, dalle ore 07.30 sono state evacuate circa 3.500
persone per un raggio di circa 1800 metri. Inoltre, sono state
interdette al traffico ferroviario e automobilistico le zone che vanno
dall’Aeroporto Marco Polo, al ponte della Libertà, alle banchine del
porto e le zone limitrofe al luogo di ritrovamento.
L’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione statunitense dal peso di
500 libbre (227 Kg) ad alto potenziale esplosivo, è stato rinvenuto nei
giorni scorsi nel corso dei lavori di scavo e manutenzione della rete
fognaria, e prontamente messo in sicurezza da un team di specialisti
dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore”. Per garantire la
massima cornice di sicurezza, i genieri dell’Esercito hanno realizzato
delle opere di contenimento per mitigare il rischio dovuto ad
un’eventuale detonazione dell’ordigno in fase di disinnesco.
Questa importante attività operativa, ha permesso di rendere nuovamente
sicura la zona di Marghera interessata alla bonifica ed ha dimostrato
come gli assetti della Difesa siano in grado di cooperare efficacemente
a favore della pubblica incolumità.
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme
e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso,
che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non
devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato
immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento degli
artificieri al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del
nostro territorio.
Fonte SME