La prestigiosa cerimonia in cui è stato epicentro il nostro Reggimento Lagunari “Serenissima”, svoltasi domenica 15 ottobre 2007 in quel di Conche di Codevigo (PD), è altamente significativa per ogni Lagunare di tutti i tempi.

Presenti oltre ai vari Sindaci del circondario, l’Assessore all’ambiente del Comune di Padova ed altre personalità convenute.

Nella notte del 4 Novembre 1966, data tragica per molte zone del nord-est, il Fiume Brenta rompeva l’argine nei pressi di Conche di Codevigo, esondava con violenza ed invadeva allagando la zona denominata “della Saccisica”.

Tanta fu la forza delle acque, che il cimitero distante qualche centinaio di metri dalla spaventosa falla, veniva investito in pieno e non poche furono le bare e le salme dei tumulati che furono poi ritrovate vaganti per la campagna di Conche. Il cimitero tutt’ora rimane testimone malinconico di tale scempio; con le sue tombe familiari sbriciolate e inclinate sui muri perimetrali e dove la natura, ahinoi, in quel caso terribile, fu impietosa distruttrice.

I Lagunari già all’erta, furono i primi ad arrivare in zona con alcuni anfibio-cingolati ed altri mezzi; il prodigarsi del personale del "Serenissima" avvenne con l’abituale efficacia ed abnegazione e la popolazione ne ebbe notevole vantaggio.

E’ stato eretto un cippo dalla comunità di Conche di Codevigo per ricordare l’avvenimento ai posteri, e la sua inaugurazione è avvenuta proprio durante la cerimonia.

La stessa Comunità di Codevigo ha ritenuto sentitamente doveroso concedere la “Cittadinanza Onoraria” al Reggimento Lagunari “Serenissima” in riconoscenza di quanto allora profuso.

La prestigiosa onorificenza è stata ricevuta dall’attuale Comandante dei Lagunari, Colonnello Luigi Chiapperini.

Rifacendomi al particolare significato che i Lagunari colgono nel riandare a quei fatti, sottolineo il pensiero espresso nel suo intervento dal Colonnello Chiapperini: i Lagunari d’oggi anche se non più scelti con leva locale di allora, sono integrati nel territorio e nella società, ospiti e pur difensori delle terre trivenete, prosecutori delle antiche virtù militari dei “Fanti da Mar” della Serenissima. La Specialità continua il tradizionale impegno di cui da sempre per origini ed istituto si è fatta tacitamente carico nei confronti della popolazione.

Il Presidente Nazionale dell’ A.L.T.A. Dottor Colasanti si è affiancato a tale indirizzo, ribadendo che i Lagunari in congedo da lui rappresentati, con il Nucleo di Protezione Civile, hanno organizzato tale comparto proprio per collaborare in tali emergenze e quindi sempre disponibili.

La giornata è stata conclusa in un ampio padiglione dove i presenti hanno goduto di un “rancio” notevole ed accurato e dove com’è tradizione, tra canti e lazzi, ne è sortito un allegro e appropriato momento di aggregazione associativa; un particolare apprezzamento per i Volontari locali che hanno in concreto preparato le cibarie e concretizzato il relativo servizio.

Com’è mia veste mentale, dove denigro costantemente il “non fare”, andazzo che purtroppo sta sempre più prendendo terreno in certuni ambienti, non posso esimermi dall’encomiare la fattività della Sezione organizzatrice e cioè quella di Padova: senza il “fare” degli Iscritti a tale Sezione, la cerimonia in oggetto non sarebbe neanche stata presa in considerazione. Un ringraziamento dovuto al Col. Chiapperini che ha concesso un aitante Picchetto Armato ed un VCC (il vecchio M113), tirato a pennello per la curiosità dei visitatori.

Un ultima nota: come da foto del servizio inerente, dopo quarant’anni sono riuscito a rivedere il leggendario fazzoletto dei nostri “Incursori” che tra l’ “Isonzo” ed il “Marghera”, si evidenziava al collo di questi indemoniati. Nero al posto del rosso e lo splendido Mau in oro ricamato: come sostenevo da sempre, non era una mia invenzione, ma in realtà c’era e c’è. Dal vostro cronista in loco. San Marco!

Lagunare Dino Doveri

Nel corso della cerimonia, il Comune di Codevigo conferirà la Cittadinanza Onoraria al Reggimento Lagunari "Serenissima" per l'opera di soccorso prestata alla popolazione durante l'alluvione del 1966.