Comunicato del Presidente Nazionale del 18 maggio 1999.

Miei Lagunari

Questa edizione straordinaria de "Il Lagunare" esce nel giorno in cui la Bandiera di Guerra del Reggimento Lagunari "Serenissima" lascia la caserma "Pepe". Vuole, quindi, essere un riverente saluto alla Bandiera che si trasferisce in terraferma alla "Matter", nuova sede del Comando Reggimento; ma è anche il commosso ricordo di tutti quelli che hanno prestato servizio militare alla "Pepe": É il modo di far rivivere le generazioni che tra quei portici hanno rinnovato il giuramento "Ti con nu, nu con Ti". Non c’è dubbio che il trasferimento della "Pepe" sia un cambiamento epocale nella storia dei Lagunari e per questo mi erano arrivate diverse istanze per manifestarne in vario modo il disappunto, anche con il ricorso ai mass-media. Volutamente ci siamo astenuti da questi strumenti che, per quanto democratici, si sarebbero trasformati in una sterile polemica con l'unico risultato di aggravare il travaglio interiore di chi deve prendere delle decisioni a volte impopolari ed, ancora una volta, abbiamo scelto la strada del consapevole silenzio; la stessa disciplina silenziosa imparata nelle dure pattuglie notturne in laguna. Comprendiamo che, naufragato il progetto di valorizzare i Lagunari attraverso la Brigata interforze, ai Vertici della Forza Armata è rimasta da percorrere solo la strada della riqualificazione attraverso l'immissione di volontari. In pratica si stanno valorizzando i Lagunari trasformandoli in uno strumento capace di operare dall’acqua, lungo la cimosa costiera e dall'aria. Uno strumento tridimensionale come il paritetico Reggimento francese di cui a Durazzo gli italiani hanno potuto constatarne la bontà. Il provvedimento relativo alla "Pepe" va visto, dunque, non come abbandono delle radici storiche, bensì come la presenza di una riqualificazione per il XXI secolo. Il nuovo strumento in gestazione richiede, però, una razionalizzazione egli spazi e delle strutture per la riqualificazione dei mezzi, dell’addestramento dello strumento operativo. Unica alternativa al trasferimento dalla "Pepe" era quindi la non immissione di volontari e la sopravvivenza del Reggimento affidata, per qualche anno ancora alla sola componente della leva obbligatoria. Sappiamo però che per la leva suonano già le campane a morto e la sopravvivenza dei Lagunari sarebbe stata soltanto per pochi anni, dopodicchè, non essendo ad essi destinati volontari avremmo assistito alla loro definitiva scomparsa. Al di là della nostra tristezza per la chiusura della "Pepe", siamo grati ai Vertici militari che hanno deciso la sopravvivenza dei Lagunari e l'Assemblea dei Presidenti di Sezione dell’Associazione ha dimostrato di condividere questa linea d’azione quando ha deciso (nella riunione del 13 Marzo) di farsi carico dei problemi dell’Esercito supportandolo nella promozione dell'arruolamento di volontari da destinare anche ai Lagunari.

SAN MARCO!

Lagunare Generale                                                                                                                                                                                                           Antonio Assenza

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