Comunicato del Presidente Nazionale del 2 marzo 2000.
Miei Lagunari,
Questo è l'ultimo editoriale del XX secolo e, all’alba
di quello nuovo, sembra opportuno un momento di riflessione. Ci troviamo in una
società che cambia in continuazione
per cui quello che era valido ieri non lo è più oggi. Ma c'è una
contraddizione: in questo tumulto di cambiamenti esiste anche chi guarda
ancora all’indietro, invece di rivolgersi al domani. Quando cinque anni fa mi
accinsi a reggere il timone dell' A.L.T.A. lanciai un messaggio “Noi
produciamo valori, noi produciamo
cultura, noi produciamo sicurezza sociale”. Molti hanno avuto fiducia in
questo programma e si sono incamminati sul nuovo percorso, certamente
impegnativo. Ma anche il cammino più dfficile incomincia con il primo passo e
diverse Sezioni lo hanno già fatto nel corso dell'ultimo quinquiennio, come
dimostrano le attività svolte. Penso, nel settore dei valori, alla solidarietà
espressa con la raccolta di fondi a favore dell'Associazione Donatori Midollo
Osseo, della lotta contro la talassemia ed anemia mediterranea, della lotta
contro la leucemia, della Lega italiana per la lotta ai tumori,
dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, dell’Associazione Regionale
Veneta Fibrosi Cistica, dell’Associazione Provinciale Veneto Handicappati, del
Telefono Azzurro, il Telethon, dell’A.N.F.F.A.S., della "Via di
Natale" per il centro oncologico di Aviano, della Guinea Bissau e Costa
d’Avorio, del Kosovo, di Alice, di Elisa, di Linda, di famiglie bisognose,
degli Istituti per portatori di handicap "Gris" di Mogliano e
“Piccolo Rifugio", "Casa del girasole", "Casa Rossa"
del Sandonatese. Penso, nel settore della cultura, alle conferenze "Pagine
buie della nostra storia: le foibe” "
12ª Battaglia dell'Isonzo: Caporetto". `Il 2° ritorno di Trieste
all'Italia' " Il 1848 a Venezia". "La battaglia di Lepanto",
Le milizie della Serenissima". "I rii terà". "Scelta su
come espletare il servizio di leva: servizio militare o civile". Alle
visite al Forte di S.Andrea, al Museo Navale, a Villa Manin di Passariano, a
Piazza dei Signori di Vicenza, all'Abbazia di Follina, a Villa Contarini di
Piazzola sul Brenta, alle ville venete di Maser, ai Mosaici di Ravenna, a
S.Maria degli Angeli, al Bosco della Mesola, al Vaticano, a Monte Grappa, ai
concerti presso il Circolo unificato di Presidio di Venezia, alla mostra
sull’alluvione del 1951 in Polesine. Penso, nel settore della sicurezza, alla
pulizia delle spiagge di Porto Caleri, agli argini del Canalbianco e delle
golene del Po, alla collaborazione con “Approdo Fetonte”. Alla manutenzione
degli "Spalti". Alle Squadre A.L.T.A di protezione civile. Dai dati
statistici di questi cinque anni si può già trarre un ammaestranento: le
Sezioni che si sono impegnate in attività sociali, culturali o di protezione
civile sono quelle che hanno segnato un incremento di Soci a differenza di
quelle rimaste ferme al palo. Ciò testimonia la validità di un'altra mia
affermazione "L'associazionismo, all'alba del 2.000 non può restare fermo
su stesso pensando soltanto al pranzo sociale di fine anno come all'inizio del
secolo. Oggi chi resta nell’associazionismo vuole essere motivato, e le
Associazioni possono motivare Soci dimostrando che vivono per gli altri, non per
sé stesse. Resta alla nostra coscienza un interrogativo “Abbiamo fatto tutto
quanto era nelle nostre possibilità? Avremmo potuto fare di più?
Condizionamenti locali, anche politici, ci hanno distratto?” Che l'inizio del
duemila al di là di feste, banchetti, botti e suoni ci consenta di ritrovare un
attimo di silenzio per una meditazione su noi stessi.
SAN MARCO!
Lagunare Generale
Antonio Assenza
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