Conferenza: "Il ruolo dell'A.L.T.A. nella Protezione Civile" a cura della Sezione Riviera del Brenta.

Sabato, 11 settembre 1999 - Villa Widmann-Foscari - Mira (Venezia)

Programma:

Villa Widmann Foscari_Mira.gif (32669 byte) aa Ore 17:00 aa Inaugurazione mostra storica sui Lagunari e Protezione Civile A.L.T.A. Visita guidata Parco Villa Widmann-Foscari;
Ore 17:30 Apertura stand sull'arruolamento di giovani in VFB (Volontari in Ferma Breve) nel nuovo Esercito Italiano;
Ore 19:00 Conferenza sul tema: "il ruolo dell'A.L.T.A. nella Protezione Civile";
Ore 20:00 Buffet gastronomico;
Ore 21:00 Spettacolo d'intrattenimento cabarettistico-musicale;
Ore 23:30 Chiusura ufficiale della manifestazione.

Sintesi delle tappe che hanno contribuito all'ingresso dell'Associazione Lagunari nel circuito della Protezione Civile

A legittimare l'appartenenza dell'Associazione Lagunari ai circuito Nazionale della Protezione Civile, ci si deve senz'altro ricondurre ad una data storica, il 23 gennaio 1996 quando a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Protezione Civile, alla presenza del Sottosegretario di Stato Prof. Franco BARBERI il Presidente Nazionale dell'Associazione ha sottoscritto, una convenzione che sancisce l'entrata ufficiale dell'A.L.T.A. nella Protezione Civile. Altra tappa molto importante per l'Associazione Lagunari è certamente quella relativa al riconoscimento dell'Associazione da parte della Regione Veneto che, con delibera di Giunta n° 95 del febbraio 1997 ha autorizzato l'iscrizione dell'A.L.T.A. nel Registro Regionale del Volontariato di Protezione Civile. Sistemata la parte prettamente amministrativa burocratica è iniziata l'operatività dell'A.L.T.A. in seno alla Protezione Civile. La prima uscita ufficiale della nostra Associazione è stata effettuata il 6 aprile 1997, quando le Sezioni di Rosolina (Ro), S. Donà di Piave (Ve) e Spinea (Ve), sono state chiamate dal Dipartimento del Comune di Venezia a dare il proprio contributo operativo nell'esercitazione denominata "Serenissima ‘97", manovra effettuata in prevalenza sull'isola di Torcello, interessando tuttavia anche altri luoghi storici della Laguna di Venezia. L'anno successivo, più precisamente il 7 ed 8 novembre 1998 la Sezione di Rosolina (Ro), è stata direttamente interessata a svolgere un compito di supporto logistico ad una importante esercitazione interassociativa che si teneva in quei giorni nel Comune di Rosolina (Ve). Nelle due giornate polesane la Sezione A.L.T.A. di Rosolina ha collaborato fianco a fianco della C.R.l. Delegazione di Rosolina, al Corpo volontari del soccorso, al Comune di Rosolina, alla Capitaneria di Porto, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri ed il locale comando dei Vigili Urbani. Il 23 maggio 1999 a San Donà di Piave l'Associazione Lagunari ha svolto l'esercitazione "EMERALTA 1" al cui inizio, dopo l'Alzabandiera è stata impartita la benedizione ad una autovettura da ricognizione acquistata presso il Parco Veicoli Inefficienti dell'Esercito e rimessa in efficienza grazie al lavoro, offerto gratuitamente, di alcuni meccanici dell'Associazione. In questo modo è iniziata l'acquisizione dei mezzi dell'Associazione per la Protezione Civile. Hanno partecipato all'esercitazione i Gruppi di Protezione Civile di Marcon, Portogruaro, Rosolina, San Donà di Piave e Spinea, rappresentanti di Adria oltre a un nucleo del Gruppo Comunale di Sacile, Nuclei Tecnici del Magistrato alle Acque e delle Amministrazioni Provinciali di Treviso e Venezia, "Club Radio Opitergium", Nucleo Croce Rossa del Comitato Provinciale di Venezia, Gruppo Piloti "Campo Jonathan" delle Grave di Papadopoli, un elicottero del Dipartimento Protezione Civile della Regione Veneto. Complessivamente hanno operato 120 persone, 5 motopompe, 25 automezzi, 5 natanti e 2 mezzi aerei. Svolgeva il ruolo di Direttore di Esercitazione il Presidente Nazionale dell'Associazione Lagunari. In uno scenario che ipotizzava una situazione di venti sciroccalì che ostacolavano il deflusso del Piave verso il mare e l'apertura delle dighe montane dei bacini dell'ENEL. I due fattori concomitanti avevano fatto innalzare il livello del basso Piave. Le idrovore dei canali consorziali dell'area Noventa-Grassaga-San Donà avevano difficoltà a far defluire le acque verso il bacino del Canale Brian a causa della situazione del mare ingrossato dai venti sciroccali. Di conseguenza era stata preannunciata un'onda di piena del basso Piave per le prime ore del 23 maggio. In questo scenario sono stati effettuati i seguenti atti: costruzione con sacchetti di sabbia di un soprasoglio nell'area golenale (a difesa dell'argine principale del Piave) da parte delle squadre di Rosolina; ricognizione aerea dell'area Noventa-Grassaga-San Donà da parte del Gruppo Piloti "Campo Jonathan"; simulazione del prosciugamento di abitazioni con motopompe da parte dl una squadra di Marcon; simulazione di sgombero di persone e cose su automezzi dell'Esercito da parte di squadre di Portogruaro e San Donà simulazione di trasporto viveri e medicinali con natanti da parte di squadre miste dl Adria, San Donà e Sacile; ricognizione aerea della zona da parte di un elicottero della Protezione Civile della Regione Veneto. Il supporto logistico è stato assicurato dalla squadra di Spinea, quello dei collegamenti dal "Club Radio Opitergium". La sera precedente si era svolto un convegno dal tema "Protezione Civile ed Ambiente". Erano intervenuti come relatori la Dott.sa Dl ZENZO del Dipartimento Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto Dott. GIORGETTI, l’Ing. FORTUNATO del Dipartimento Protezione Civile della Regione Veneto, lì Prof. MATTEOLI Presidente Nazionale dell'EKOCLUB. Fungeva da moderatore il Presidente Nazionale dell'A.L.T.A.. L'Associazione stà studiando la possibilità di federarsi con l'EKOCLUB, organismo che sul piano ambientale svolge attività di prevenzione anche con il monitoraggio da parte di guardie ecologiche. In questo modo verrebbero potenziate le capacità dell'A.L.T.A che completerebbe le sue attività di Protezione Civile.

É nell'ottica di quanto sopra esposto che la Sezione della Riviera del Brenta, maturando quanto già più volte espresso nelle intenzioni, ha voluto concretizzare attraverso la conferenza e la manifestazione odierna la precisa volontà di entrare nella Protezione Civile dell'A.L.T.A., Associazione di cui fa parte. Sarà preciso impegno della Sezione rivierasca coinvolgere innanzitutto i propri iscritti e tutte le autorità locali che vorranno dare la propria disponibilità per la creazione di un organo sociale indispensabile in uno stato moderno come l'Italia ha dimostrato di aver intrapreso tale cammino proiettato nella comunità europea.

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