cerimonia a quaere di caldonazzo in ricordo dei marò periti nel 1954
Si è svolta Domenica 23 luglio 2006, presso il Cippo che ricorda in quel di Quaere di Caldonazzo (Levico Terme) la commemorazione della tragica vicenda del 1954, dove perirono tragicamente cinque marò del Btg. San Marco allora integrato nelle fila del "Settore Forze Lagunari".
La cerimonia è stata voluta e portata a termine con caparbietà dalla locale Associazione Nazionale Marinai d'Italia che a quanto risulterebbe, si trova sola nell'attuare lo sforzo ed in relazione a ciò brillerebbe il disinteresse dell'amministrazione locale e anche di altre entità.
Presenti oltre che le rappresentanze delle Associazioni d'Arma locali, una nucleo della Marina Militare che deporrà una corona al Cippo. Toccante la presenza del marò Domenico Migliaccio, che per la commozione, riusciva a malapena con le lacrime agli occhi, a dire due parole sui compagni che a qualche metro da lui subirono l'estremo danno per lo scoppio del mortaio da 81 che deflagrava per la sovrapposizione dell' inserimento di due bombe nella bocca da fuoco.
Tra i presenti la gradita e commossa presenza della Vedova del compianto Generale Olfi già Comandante del Btg. Anf.. "Piave".
Ritrovati nell'eterogeneo gruppo di presenti, Marò del Btg. San Marco in forza allora all'Isonzo, che hanno raggiunto la zona cerimoniale, dal Cavallino di Venezia;
in tali occasioni si comprende come il Leone di San Marco pur posto in pose diverse, unisce con i Lagunari ed i Marò, le due anime ora in ricongiungimento dei Reparti Anfibi nei quali ci onoriamo d'aver prestato servizio.
Intristisce invece la dimensione della partecipazione; peccato che i cinque caduti vengano tirati in ballo per orazioni su improbabili onoroficenze e per accostamenti forzati ad arricchire i propri supposti quarti di nobiltà militare, e quando invece c'è da cristianamente e cameratescamente ricordarli magari partecipando in numero e modo serio e cospicuo, tutto venga lasciato alla buona volontà di pochi assidui "presenzialisti".
Le associazioni interessate, sarebbero importanti e nel loro insieme, potrebbero dare lustro e spessore a questa commemorazione della toccante vicenda: L'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, il Gruppo Nazionale Leone di San Marco della Marina Militare e l'Associazione Lagunari Truppe Anfibie.
Tuttavia il frazionamento delle manifestazioni che ognuna di queste associazioni conduce per suo conto (c'è anche chi ufficialmente non conduce un bel niente), riduce tutto in ambiti commemorativi di pochissima visibilità e spessore; mancanza di comunicazione, disinteresse, piccole gelosie di reparto, troppi topi che ballano per conto loro perché manca un "gatto" coordinatore?
Non so... certo che con un poco di buona volontà si potrebbe fare molto di più e molto meglio.
E si potrebbe fare, in onore di cinque nostri "fratelli di naja" deceduti tragicamente, indossando le insegne del Leone di San Marco...
Dal vostro cronista in loco.
San Marco!
Lagunare Dino Doveri.
(Servizio fotografico del Lagunare Ten. Renzo Benettolo)
Al centro il superstite della tragedia , Marò Domenico Migliaccio (provincia di Napoli)
assieme ai Marò di Cavallino (VE) Adelio Lazzarini (a destra) e Federico Zoia
La commozione del Marò Domenico Migliaccio accompagnato dalla gentile Signora
I "soli" Lagunari presenti alla cerimonia; gradita la presenza del Lagunare Capitano Luciano Lunelli di Trento
(in piedi a all'estrema destra), in forza nel 1966 al Btg. Anf. "Piave"
"Vecchi" Marò tutti dell' Isonzo di Villa Triste, si ritrovano dopo una vita