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22 marzo 2006

  
      
  

 

Deposizione di una Reliquia di San Marco nella cappella del Reggimento Lagunari "Serenissima".

 

Quello di cui mi appresto di darvi la breve cronaca, è un fatto occorso al nostro Reggimento, per certi versi tanto semplice nel suo svolgimento da sembrare di poco conto ed invece per altri, di un'unicità ed importanza, direi, sostanziale. Come ha ben illustrato il Cappellano reggimentale, siamo di fronte all'unico caso nelle Forze Armate italiane, dove un reparto può fregiarsi di aver ottenuto in custodia dalle Autorità Ecclesiastiche, una reliquia del Santo protettore e patrono. Ebbene, avete capito giusto. Grazie allo sforzo del Padre Spirituale dei Lagunari, il Vaticano ha concesso dopo le debite indagini di merito, di concedere a noi Lagunari, il grande onore d'offrire ospitalità e protezione ad una reliquia del nostro veneratissimo San Marco.

La reliquia contenuta per la cerimonia in un cofanetto d'argento, dopo la oramai conosciuta prova di datazione detta "al carbonio radioattivo 14", viene confermata dal comparto storico - scientifico vaticano, appartenente ad un individuo di sesso maschile dell'epoca di San Marco. La tradizione però, agganciata alla "Passio" dei Santi Ermagora e Fortunato, opera ora conservata nel codice IV° della Biblioteca Guarnieriana di San Daniele del Friuli, tradizione pure collegata a quanto riportato dal Doge Andrea Dandolo nella sua "Chronica per extensum descripta", vuole San Marco fondatore della Chiesa di Aquileia nel 48 e governata poi sino al 50; nel suo percorso di evangelizzazione, si racconta nel viaggio poi verso Roma, pervenisse nella laguna presso una località chiamata "Rivalto" e dove fu colto da una bufera e venti che rendevano ingovernabile la sua piccola barca e per questo Egli legò l'imbarcazione ad una "tumba" (affioramento fangoso). Addivenuto ad uno stato di estasi, gli apparirà un Angelo che gli dirà "Pace a te Marco. Qui riposerà il tuo corpo". Come sappiamo, il Santo verrà martirizzato in seguito ad Alessandria d'Egitto e le spoglie qui tumulate in un santuario; a questo santuario prevennero nell' 828 un gruppo di mercanti veneziani capeggiati da Buono da Malamocco e Rustico da Torcello e con lo stratagemma di coprire i resti del Santo con carni salate di maiale, riuscirono a superare la barriera doganale sorvegliata da guardie di fede mussulmana per i quali la carne suina è proibita e disgustosa al solo udirne il nome, e poi dopo un avventuroso viaggio via mare, giunsero il 31 Dicembre dell'anno 828, all'antico Porto di Olivolo accolti dal Vescovo Orso e dal Doge del momento, Giustiniano Particiaco.

Le spoglie di San Marco sono conservate nell'omonima basilica veneziana, accanto alla cattedra patriarcale. San Marco è il patrono del Reggimento Lagunari "Serenissima"; nel reparto e per tutti i Lagunari, il grido "San Marco!" ha un uso polivalente; saluto, grido di battaglia, manifestazione di rispetto, indicazione di onore e forza, richiesta d'aiuto spirituale. La Santa Messa è stata officiata dal nostro Cappellano che ha anche durante la predica, enunciato parte delle notizie storiche sopra descritte. Naturalmente oltre che un nutrito gruppo di Lagunari in servizio, presenti le rappresentanze sezionali dell'A.L.T.A., ospiti civili e i vertici reggimentali e della brigata; presente assieme al nostro Presidente nazionale Lag. Ten. dott. Francomario Colasanti, il Colonnello Petrassi e il Tenente Colonnello Cillo. Dunque il legame tra i Lagunari e San Marco è ora e dove se ne dubitasse, indissolubile più che mai. A tutti un riflessivo e reverente, San Marco!

Lagunare Dino Doveri

 

Comunicato stampa del Reggimento Lagunari "Serenissima"

Oggi, alle ore 10.00, nella cappella “San Marco” della caserma “E. MATTER”, sede del Comando del Reggimento Lagunari “Serenissima”, il Cappellano del Reggimento Don Marco Galanti ha officiato una Santa Messa in occasione della deposizione di una  reliquia di San Marco, Santo Patrono dei Lagunari e della città di Venezia, all’interno della chiesa.

La reliquia proviene direttamente dall’Ipsanoteca del Vicariato di Roma, preposta alla custodia e alla venerazione delle reliquie dei Santi.

Questo avvenimento, dagli alti significati spirituali, vuole sottolineare gli strettissimi legami dei moderni “Fanti da mar” con  la città di Venezia di cui condividono storia, simboli e tradizioni.

Alla funzione religiosa erano presenti il Comandante della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, Generale di Brigata Paolo Gerometta, il Comandante del Reggimento Lagunari “Serenissima”, Colonnello Stefano Petrassi, ed il Presidente Nazionale dell’ALTA (Associazione Lagunari Truppe Anfibie) Dottor Francomario Colasanti con una folta rappresentanza delle sezioni oltre al personale militare e civile  del Reggimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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