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Il logo del Raduno
Il Programma
LE LOCANDINE
GLI SPETTACOLI
Annullo filatelico del 13° Raduno Nazionale
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Giorno 21
settembre 2019 dalle pre 18.00 alle ore 21.000 stand allestito presso Piazza
Marconi angolo Via Silvio Pellico;
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Giorno 22
settembre 2019 dalle ore 08.00 alle ore 12.000 stand allestito presso la
Piazzetta Sant’Andrea fianco al Duomo,
angolo con Corso Martiri della Libertà.
CENNI STORICI SU PORTOGRUARO
‹‹Portogruaro non era l’ultima tra quelle piccole Città
di terraferma nelle quali il tipo della Serenissima Dominante era copiato e
ricalcato con ogni possibile fedeltà››, così Ippolito Nievo inizia a
descrivere Portogruaro nelle sue Confessioni di un Italiano rimarcando la “venezianità”
della Città.
La data di nascita ufficiale è il 10/01/1140, quando il Vescovo di Concordia
concesse ad alcuni abitanti l’utilizzo delle sponde del Fiume Lèmene e da lì
iniziò la nascita della Città.
Risulta, però, già in epoca romana erano presenti nuclei abitativi, tra cui
un castello fortificato, dove si trasferirono il Vescovo e gli abitanti
della vicina Julia Concordia (colonia Romana fondata nel II secolo a.C.) a
causa delle invasioni barbariche, in particolare, degli Unni di Attila, che
misero a ferro e fuoco tutto il litorale.
Lo sviluppo di Portogruaro è cominciato nel medioevo con l’avvio di traffici
e commerci lungo il fiume Lèmene da e verso la Serenissima e i territori
germanici a nord.
Nel 1420, con il “Privilegio di Portogruaro”, il Senato Veneziano approvò la
richiesta della Città di entrare a far parte della Serenissima: ciò
incrementò ancora di più i flussi commerciali consentendo una notevole
prosperità che raggiunse l’apice tra il ‘500 e il ‘600.
I destini di Portogruaro sono andati di pari passo con quelli di Venezia: il
declino commerciale nel ‘700, la Campagna d’Italia di Napoleone con la fine
della Repubblica, il passaggio sotto l’Aquila austriaca, l’ingresso nel
Regno d’Italia a seguito della III Guerra d’Indipendenza e del Plebiscito.
Nell’ultimo secolo la Città e il circondario, da un punto di vista
economico, hanno visto un discreto sviluppo agricolo, con punte di
eccellenza della produzione vinicola DOC Lison-Pramaggiore, mentre risulta
di rilievo il tessuto culturale, in particolare musicale, con la Fondazione
Musicale Santa Cecilia, attiva fin dal 1838, che organizza ogni anno una
Rassegna Musicale molto interessante dal punto di vista artistico che
richiama concertisti da tutto il mondo.
Il Teatro Comunale è intestato al portogruarese Luigi Rùssolo, uno dei
fondatori del Futurismo, firmatario del Manifesto che diede ufficialmente
vita al movimento artistico-culturale.
Da visitare: il Municipio trecentesco, il Duomo di Sant’Andrea (presente
copia di tela di Cima da Conegliano, il cui originale è esposto alla
National Gallery di Londra cui era stata venduta nel 1870), il Campanile
pendente, la Chiesa di San Giovanni, la Vera da Pozzo del Pilacorte, i
Mulini, il Parco della Villa Comunale, il Museo Nazionale Concordiese, il
Museo della Città, l’Abbazia di Summaga.
L’intero Centro Storico, inoltre è un gioiellino di stampo veneziano:
consigliata la passeggiata lungo il Lèmene - dai Mulini al Museo Nazionale
Concordiese - dalla quale si possono ammirare scorci della Città da una
visuale molto particolare.
Dal punto di vista militare, Portogruaro è stata base dei Reparti
Automobilistici nella Grande Guerra e da essa sono partiti i convogli per
recuperare truppe e materiali dal Fronte Orientale e trasportarli oltre il
Piave a seguito di Caporetto.
Oltre ad essere stata da sempre serbatoio per le leve dei Lagunari, è oggi
sede del 5° RGT Artiglieria Superga, dopo aver ospitato negli anni la 3°
Brigata Missili e il 52° Battaglione Alpi (gli eredi dei famosi Cacciatori
delle Alpi di Garibaldi).
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