3) i preamboli della partenza

 

17 gennaio 2004 - casa mia

Poco dopo le 10, seduto al tavolo di lavoro a programmare i voli, ho sentito distintamente un suono che di tanto in tanto rompe la solita confusione. Non mi sbaglio, è un elicottero di una portaerei americana. A cadenza di poco più di sei mesi in porto arriva uno di quei bestioni. Ancora al largo, mentre se ci sono navi appoggio sono in banchina. I marinai vengono a terra con mezzi di bordo, si ubriacano, prendono legnate dalla SP (Ship Police), di solito 'colored' enormi, e vengono riportati a bordo. Il tutto dura da 5 a 8 giorni. Mi sta balenando un'idea. Sono ammesse le visite a bordo; ovviamente dopo vari controlli di "qualità" della persona. Se lunedì 19 mi restituiscono il coso eheheh... gli Americani avranno uno scherzetto "da lagunare". «Baffo Yankee, presentati». Va beh, non torniamo al nonnismo. Speriamo che il tempo duri: sole, poco vento, visibilità ottima. Una bella notizia per gli arruolamenti. Il lagunare Renzo "africa" Benettolo è a bordo come addetto alla rotta, alle gite in Africa, ai contatti con i nativi in tutti gli scali e così via. Benvenuto a bordo "africano". "lagunare" ti saluta.  

Vi mando due foto che erano rimaste nel cassetto. Il coso a Rivolto, prima della sparizione e la situazione "sulla pista" a San Nicolò in Venezia.

 
18 gennaio 2004 - casa mia

Tempo cane: acqua e forte vento di bora. Verso le due e mezza bufera di neve. Se continua così non ci sarà alcun scherzo per gli yankees, ma di solito la bora porta il sole. 

Riprendiamo il programma di volo. È deciso. Prima tappa Rivolto-Malta. Così non è troppo lunga e ci avviciniamo all'Africa, per il prossimo scalo ad Alessandria in Egitto. Nel caso qualcosa andasse storto (tocco tutto -- e tanto eheh) possiamo sempre usare uno scalo italiano. Resta il problema equipaggio. Servono almeno altri 4 per essere tranquilli. Arruolerò di forza Pierangelo come secondo pilota. E poi conto sul Dino "DD" Doveri nazionale per i rifornimenti. Uno più alimentarista di lui non lo trovo. Spero che a Pisa non mi tengano troppo per imparare ad "usare" il C 130. Mi dicono che le pitture che ho suggerito sono quasi a posto. Non è la mano lagunare, ma anche i "vampiri" si arrangiano. I ritocchi di classe li faremo in viaggio.

Sempre nel nome di San Marco.
"lagunare"

 
19 gennaio 2004 - Pisa

A Rivolto ho trovato Renzo pronto a fare il suo dovere di navigatore. Come previsto la bora ha portato il sole... ed ha anche fatto il piacere di sparire. Mi hanno restituito il Beaver. Batteria rinforzata per il grande freddo. Mi invitano a provarlo; poi mi mostreranno le altre novità (ridacchiano). Renzo è già seduto; l'abitacolo gli va un po' stretto, ma ci stiamo. Motori verso il golfo di Trieste. Americani, arriviamo. Tutto come previsto. Con il bel tempo sono ammesse (per pochi VIPs) le visite a bordo della portaerei. L'idea è di portare l'ala lagunare in un bell'appontaggio. MAI ci darebbero il permesso, così ricorriamo al vecchio trucco dell'avaria. «CVN73 qui Echo-Lima-Mike-Alfa-Oscar in volo di prova dopo modifiche. Abbiamo problemi di motore. Chiediamo permesso di atterrare» Il tutto in inglese naturalmente. Dopo qualche minuto la risposta prevista. «Echo-Lima-Mike-Alfa-Oscar you're cleared to land». Arriviamo in modo impeccabile; sgommata con rimbalzo; 'engine cut off' di fronte alla torre comando (vedi foto). Facciamo un po' di "tela" con gli Americani, poi veniamo gentilmente avvisati che il velivolo è assolutamente a posto - secondo l loro meccanici che lo conoscono bene perché molto usato come ricognitore. Possiamo altrettanto gentilmente togliere il disturbo; la prossima volta ci sparano. Troviamo il nostro coso in una posizione da infarto, ma almeno è allineato per il decollo. Va beh!... è andata. "Lagunari" batte "Americani" 2-1. Nota: la CVN73 è la G. Washington. Ridi tu che rido anch'io siamo già di nuovo a Rivolto. Urge partire per Pisa: il C 130 è pronto e non lo vogliono tenere al caldo. La Cavalleria dell'Aria ha un Dornier 228 da portare a Pisa. «Ci pensiamo noi» è un'unica voce che esce. E vai. Prime ore della sera atterriamo a Pisa San Giusto. Baldoria, vecchi ricordi, pacche sulle spalle e branda. Domani comincia l'addestramento per pilota e navigatore. Manca ancora un equipaggio. Sarà mica che i Lagunari hanno paura di volare? San Marco!
"lagunare" e "africa"

 

 

Il Beaver a Rivolto

 

Vista dell'aeroporto del Lido di Venezia

 

Pronti all'appontaggio

 

Abbiamo toccato

 

Rullaggio sul ponte

 

Gli specialisti della US Navy osservano meravigliati...

 

  
     

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