È sera. Sono spaparanzato in un qualcosa che non è una poltrona, non è un'amaca. Una roba comodissima. Respiro odori nuovi, che non dimenticherò presto. Che sia già mal d'Africa? o essere con un amico? Assaporo un ritorno tra non molto. Ho parlato con mia moglie e le ho descritto la pace che provo e la natura che mi circonda. Per uno che sognava di andare a caccia con la macchina fotografica ed ha dedicato 5 anni ad una laurea in scienze naturali (senza raggiungerla -- bisogna pur mangiare) è il massimo. Renata conosce bene Renzo (di fama). Ne parlo spesso. La sua avventura coniugale in Africa ci piace. Ma oggi è successo qualcosa di mooolto diverso dal solito. Mia moglie vuole venire in Africa, in questa casa, a controllare se veramente si prova ciò che provo. Una tranquillità assoluta. Ieri , dopo l'arrivo, i festeggiamenti e quanto prevedibile da copione. Oggi con calma, dopo una notte di sonno ed una mattina di "n'enti facciu", ci sediamo a tavola. Ricetta speciale di Harry, "Chimanga Soup". Non vi negherò la ricetta.
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Chimanga Soup - Zuppa di mais
Ingredienti per quattro persone
Due tazze di mais giovane (si trova al supermercato in pannocchie e con il coltello si taglia fino al torsolo in modo da togliere i chicchi)
1 cipolla tritata
4 tazze d'acqua
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di succo di limone
mezza tazza di latte
1 cucchiaino di farina
sale, ed un cucchiaio d'olio
Nell'olio friggere la cipolla assieme al mais senza abbrunirlo
Aggiungere l'acqua calda, ed il sale e far cuocere per circa 45 minuti o
fino a che il mais sia ammorbidito.
Passare la minestra al Moulinex o frullatore, rimetterla nel tegame, a parte
mescolare la farina lo zucchero il succo di limone ed il latte.
Aggiungere il tutto alla minestra facendo attenzione a non creare grumi.
Far bollire per altri tre minuti e servire con crostini di pane.
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Facciamo il programma per i prossimi giorni. Dino vuole occuparsi di pittura. Dice che presto ci sarà poco tempo per farlo e poi stiamo per infilarci di nuovo nel freddo. Come contraddirlo. Pierangelo deve scovare un mezzo funzionante per i suoi rapporti sul sito. Funzionante, perché da queste parti avere corrente stabilmente non è assicurato. Renzo è a casa ed ha diritto ad un po' di intimità. Domani riposo assoluto. Gli chiedo solo di portarmi fino all'aeroporto; voglio fare un giro con il piccolo. È da troppi giorni che dorme nella stiva. Ci accompagna Chamba, un tipo interessante, che non vorrei avere per nemico. Quaggiù è considerato una specie di stregone. Viene con me sino al parcheggio (la pompa di benzina) dove trovo il Beaver in linea di volo e guarda il Beaver con simpatia - spero che lo adotti, tanto per sicurezza. Mi chiedo chi possa averlo montato; forse il meccanico che "africa" ha indicato nel percorso verso casa. Stacco nel primo pomeriggio e giro subito verso il parcheggio. Voglio capire chi stava decollando davanti a noi. Due executive stanno riposando nel sole (quasi nel sole, perché sta scurendo). Punto verso il secondo aeroporto della città. Non conosco la storia, ma mi sembra in ottime condizioni. Volo sulla città anche se è proibito. Le foto che avete visto non rendono pienamente il suo fascino particolare. Nel GPS -- quell'aggeggio che indica i vari aeroporti e come raggiungerli -- si delinea una piccola macchia. Leggo "Monkey Bay" -- e vada per la Baia delle Scimmie. Un semplice 'grass' -- una pista in erba, dove possono arrivare degli ATR 42 (sono dei bimotori molto semplici e robusti, molto diffusi per spostamenti in zone ampie e servite da piste semi-private). Proseguo per quello che mi viene dato come Club Makokola. Altra pista 'grass' abilitata ai voli interni. Compare sul GPS una grossa "no fly zone" -- vale a dire un grosso centro abitato o una zona da lasciare in pace. Piatto ricco mi ci ficco e dirigo in piena verso il posto. È un'ampia valle, ricca di piccole abitazioni. Nella foto allegata potete vedere sia la zona proibita -- indicata in blu -- che il verde di fondo valle. Sto provando un nuovo tipo di GPS, in grado di dare anche l'orografia, In Antartide non ci sono solo distese di giaccio piatto; ci sono anche monti. Sapere prima, molto prima, di doverli scavalcare o aggirare è importantissimo. Infatti la valle chiude, e si intravede una stretta via per passare tra due rilievi. Alla fine l'aeroporto di Salima; come resistere ad un "touch and go". Intendo dire posare le ruote e subito riprendere quota. A cosa serve? assolutamente a niente. Voglia di toccare suolo ignoto. Sfrutto lo strumento per tornare verso casa (la chiamo ormai così -- non è poi strano; li amici aspettano). Siamo al tramonto, che mi coglie di nuovo di sorpresa. E sta scurendo anche per una forte nuvolosità, che non mi ha abbandonato per tutto il viaggio. Dire che sono contento è poco. Arrivo col buio ed approfitto per sperimentare i nuovi fari che ho fatto montare. Eccesso di prudenza, come per la batteria, ma mica conosco l'Antartide. Per vostra conoscenza, la batteria anziché a soli 24 volt, carica fino a 38 v. In condizioni pessime, freddo etc, riesce a dare fino a 10 volt "utili", quelli che bastano a far partire il motore. Una bella sicurezza. Porto il piccolo fino alla piazzola di parcheggio ufficiale. Gli executive se ne sono andati, un Cessna, 172? 182?, non vedo, è lì che riposa. Mi accosto e spengo. Una telefonata e vengono a prendermi. La storia ricomincia: "È sera. Sono spaparanzato in un qualcosa che non...". Buona notte a tutti. San Marco!
"lagunare"
Chamba - lo "stregone"
Harry
Sulla pista a Lilongwe -- segnalatore per GPS
La torre -- in parcheggio gli "executive"
Il secondo aeroporto di Lilongwe
La pista in erba di Monkey Bay
Verso Makokola - le sponde del lago Tanganica
Fine del lago - verso la valle - notare la zona proibita la volo sul GPS
I monti di fronte, poca visibilità - sul GPS il bollino sul rosso è la pista di Salima; si può notare la possibilità di una valle "volabile"
Sono fuori pericolo - ecco Salima
Il "touch and go" - tanto inutile quanto divertente
Sul GPS le montagne - senza non sarebbero state visibili a quella distanza
Sopra le nuvole nel sole del tramonto
Nelle nubi colpito da un raggio di sole
Dritto ad Ovest verso il tramonto
Il ritorno a Lilongwe
Quasi a terra - notare la potenza dei fari
Ormai rullando alla luce dei fari di prua
Verso il parcheggio e l'anonimo Cessna - gli executive sono andati