15) Beira - Mozambico

 

2 febbraio 2004 - Beira - Mozambico

Tutte le cose belle finiscono presto. Alle 8 ora locale eravamo già con i motori caldi, in attesa del via dalla torre di controllo. Per partire siamo bravi; è all'arrivo che succede sempre qualcosa. Grandi abbracci e saluti da tutti. I lagunari si fanno voler bene subito. La temperatura al suolo è di 19 °C. Il riposo ci ha anche messo d'accordo con il nuovo fuso orario. Per qualche giorno saremo più linea con gli orari e l'orologio. Il "gran balzo" - ormai lo chiamiamo così - darà di nuovo fastidio all'orologio interno. È comunque prevista una sosta piuttosto lunga a Perth. Per noi e per l'aereo; vogliamo che sia controllato fino all'ultima vite prima di inoltrarci nel profondo sud. Abbiamo chiesto anche la possibilità di installare un radar, almeno per il traffico vicino alle aerostazioni, ma sembra impossibile. Anche stamattina all'arrivo ci siamo trovati muso a muso con un piccolo aereo privato in decollo. Strano perché eravamo già alla fine della pista, dopo il rullaggio per fermarci, e diretti alla bretella che consente l'inversione e poi porta ai parcheggi. Improvvisamente ha dato tutto motore e ci è  passato sotto l'ala destra... fracassando la sua sinistra. Nessun danno alle persone, una scorzatura sulla nostra fiancata ed è morta lì.Non abbiamo tempo per chiedere danni; i suoi gli basteranno per un bel po'. 

Volo semplicemente monotono, eccetto il solito vento - il vento di Fracchia - nel caldo, +13 °C a 9500 piedi, con abbassamento vicino a Beira, sempre in quota. Qualche lampo si era già visto a Lilongwe, ma ora siamo in un temporale; meglio ci sono i fulmini ma non si vede acqua. Scendiamo a +7 °C, per ritrovarne +26 °C a terra. Poche foto, per far vedere gli ultimi lavori di Dino, ed una dello Zambesi, verso la Rift Valley. Ovviamente la diapositiva del furbo che ha tentato di passare sotto l'ala. Usuale parcheggio e via a pranzo (viaggio breve oggi). San Marco!
"quei temerari dei baffi volanti"

 

 

Il buon lavoro di Dino

 

La nuvola di Fracchia, ed il vento, si preparano

 

Un'ansa dello Zambesi verso la Rift Valley

 

Il furbo che ci ha colpito (vedere la striscia verde che comunica l'impatto)

 

Eseguita l'inversione e percorsa la pista per andare al parcheggio. Il "grande zot" si sfoga

 

Diamo aria agli "appartamenti"

 

 

  
     

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