10° RADUNO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE LAGUNARI TRUPPE ANFIBIE

San Vito al Tagliamento, 24/25 settembre 2016

   
               
   

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    11° raduno nazionale
dell'associazione lagunari truppe anfibie (a.l.t.a.)

san vito al tagliamento 24-25 settembre 2016
   
               
   
   
   

Presentazione e conferenza stampa


Alzabandiera e onori ai caduti


Villaggio dei Lagunari


Santa Messa

CONCERTO


Cerimonia militare

Questo fine settimana, nel comune di San Vito al Tagliamento si è svolto l'11° Raduno dell'Associazione Lagunari Truppe Anfibie. 

La manifestazione si è aperta il sabato con alzabandiera e deposizione di una corona al monumento dei caduti presso il municipio, inaugurazione di una mostra storica curata dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito intitolata "La Grande Guerra" e l'apertura del "Villaggio dei Lagunari" con mostre e stands promozionali.

Il momento culminante degli eventi si è avuto nella Piazza del Popolo con la cerimonia celebrativa del raduno, alla presenza di numerose Autorità tra le quali il Sottosegretario alla Difesa On. Domenico Rossi, il comandante della Brigata Pozzuolo del Friuli, Generale di Brigata Ugo Cillo ed il sindaco di San Vito al Tagliamento. L'onorevole Rossi, insieme al Generale Cillo ed al presidente nazionale dell'associazione – Generale di Divisione (ris.) Luigi Chiapperini, ha reso gli onori alla bandiera di Guerra del  Reggimento Lagunari “Serenissima” e ha passato in rassegna i reparti schierati.

Il sottosegretario Rossi, nel ringraziare le Autorità intervenute e tutti i cittadini presenti alla manifestazione, ha sottolineato l'importanza dell'Esercito e delle Associazioni d'arma come assetto strategico nel risanamento morale ed etico del Paese.

Ai Lagunari tutti il Sottosegretario Rossi ha riconosciuto che, con professionalità, spirito di servizio e dedizione alla Patria, hanno contribuito in modo determinante a garantire l'immagine e il prestigio dell'Italia nel Mondo. 

Ricordando l'impegno delle Forze Armate nei più difficili teatri operativi italiani e esteri, il Sottosegretario Rossi ha dato a tutti appuntamento, per il raduno del 2018, a Vittorio Veneto.

Fonte SME

L’ XI Raduno Nazionale dell’A.L.T.A. tenutosi nella Città di San Vito al Tagliamento, è stato per certi versi, una “prova”. E poi diciamo il perché.Sabato 24 e Domenica 25. Giornate particolarmente felici dal punto di vista atmosferico, un caldo sole settembrino, quasi agostano, ha accompagnato tutto l’avvenimento ed hanno testimoniato quanto sia ancora vivo lo “Spirito di Corpo” che affratella cameratescamente tutti coloro che hanno servito in armi con le insegne del Leone di San Marco lagunare, la Nazione. E’ vero che i numeri dei veterani della leva, seppur lentamente si assottigliano soprattutto per ragioni contingenti ed anagrafiche, ma è anche vero che per un insieme di motivi che ritengo siano dovuti ad un tangibile “nuovo corso”, ho visto presenziare anche molti dell’ambito “Personale in Servizio”, con le loro famiglie ed amici. Molte cose stanno mutando! C’è fermento nell’aria! O nell’acqua se preferite… trattandosi di Lagunari. Già si prometteva ricca ed impegnativa la giornata di lunedì 19, caratterizzata da un insieme di appuntamenti: la Mostra dell’A.L.T.A. magistralmente organizzata in uno splendido ambiente (Chiesetta di San Lorenzo), dal già Presidente Nazionale Lagunare dott. Francomario Colasanti. Ho notato con sommo apprezzamento, un ingente apporto di nuovo materiale iconografico e documentale, frutto sicuramente di accurata e certosina ricerca espletata con assiduo impegno. Tutto ciò arricchito dalla esposizione di una serie di manichini con uniformi dai tempi passati e presenti, splendidamente muniti di tutta una serie di accessori il cui reperimento deve essere stato in impegno gravosissimo per i collezionisti e gli estimatori che hanno curato le riproduzioni. Poi la Conferenza Stampa presso un superbo salone del Comune di San Vito al T., dove sono state presentate ai mezzi di comunicazione, tutti quei tasselli che hanno prodotto in passato e sempre di più si consolidano, una simbiosi tra i Lagunari di ogni tempo. Il Sindaco di San Vito, l’On Antonio Di Bisceglie, si è dimostrato entusiasta di poter onorare un Reparto, il XXII Carri “Serenissima”, che ha contribuito fino a che non è stato “riorganizzato”, nel partecipare e favorire il sistema cittadino, nonchè far parte della comunità sanvitese e letteralmente consolidarne anche una progressione economica e sociale. Il nostro Presidente Nazionale, Gen. Div. (ris.) Lagunare Luigi Chiapperini, con la verve e la passione che da quando si è insediato nel Direttivo, molti che non lo conoscevano gli hanno scoperto, ha toccato tutti i punti che hanno favorito i presenti, al fine di intendere meglio le realtà collegate al mondo militare ed associazionistico d’arma. Il Presidente della sezione XXII Carri di San Vito, Cap. Lagunare Carrista, Fabio Sorini ha quindi concluso sottolineando l’indubbio impegno ricambiato da ringraziamenti, alla locale sezione e dalla cittadinanza sanvitese. La Mostra sulla Grande Guerra, fornita dallo SME è stata inaugurata subito dopo; ritengo che data la massa dei temi connessi con la Grande Guerra, sia cosa opportuna risparmiarvi un excursus su dei contenuti così ampi e complessi, tali che un mio commento potrebbe risultare troppo semplicistico. Con questo anticipo, la manifestazione non poteva che proseguire più che bene: sabato 24, tra la Presentazione Ufficiale del Raduno, Santa Messa, Alzabandiera e deposizione di corona presso il Monumento ai Caduti e “dulcis in fundo” l’inaugurazione del “Villaggio del Lagunare”, è volata la mattinata che trascorsa di gran carriera, portava poi alla seconda parte della giornata dove la visita da parte delle Autorità alla Mostra Storica ALTA ed il concerto della locale Filarmonica, anche questo fornito dal Comune di San Vito, chiudeva in bellezza la prima parte dell’evento. Domenica 25, ovviamente la giornata di punto culminante del Raduno e di cui non vado a descrivere la successione delle prammatiche cerimoniali perché già conosciute ai molti ed ai più che leggeranno queste righe, direi solo e sinteticamente, è stata una festa! Un numero di presenze che il neo Presidente aveva con lungimiranza previsto e che si è confermato copioso ed importante. Molto nutrita la parte dei familiari ed amici dei radunisti. I quali poi, con i capelli sempre più tendenti al candido e forse qualche passo “capriccioso” nascosto, hanno presenziato anche questa volta, con la solita grinta e intendimento di “Spirito di Corpo” che li motiva all’attaccamento al “Leone in Maestà”, cosa indefessamente perseguita oramai da quaranta/cinquant’anni e che li ha portati dal congedo dalla naja, al primo Raduno di Venezia nel 1994. Presenti con l’idea di manifestare al mondo cosa significhi per noi “vecchiacci” degli indimenticabili Reparti come il XXII Carri, il Marghera, Il Piave, l’Isonzo (quasi in macerie), il Sile ed il Comando del Lido di Venezia, il “punctum dolens”, la Pepe. In sostanza hanno voluto richiamare con la loro presenza, la frase che appariva in uno striscione durante la sfilata: “mai ex, ma Lagunari per sempre!”. Degna di segnalazione perché in controtendenza, la constatazione che una nutrita rappresentanza di Lagunari attualmente in servizio, con famiglie e simpatizzanti, hanno finalmente trovato una motivazione per “coagularsi”, loro delle nuove schiere, con la gente che è stata l’origine, le fondamenta, la leggenda, del Reggimento Lagunari  “Serenissima” e dei Reparti primigeni della Specialità. Un po’ di pedagogica erudizione “forzata” sulle origini del Reparto non sarebbe da scartare…

Imponenti! E se mi permettete l’iperbole, “sfavillanti” i nostri “nipotini” in formazione, (direi “massicci” se volessi servirmi di un termine scaturito da un discutibile film italiano sulla naja… ma non lo faccio), con il loro Basco Verde, unico reparto dell’Esercito Italiano con questo, proprio ed esclusivo copricapo che contraddistingue in tutte le nazioni del mondo, i Reparti Anfibi. Complimenti a loro ed al Comandante dei Lagunari, Col. Massimiliano Stecca che presente dal palco, se li rimirava con evidente soddisfazione.

Non sottolineo le allocuzioni delle Autorità, se non per circoscrivere ed accentare i concetti di disponibilità e di simpatia del Sindaco On. Di Bisceglie, del privilegio sprizzante da tutti i pori di un passato con il Mao, del Sottosegretario alla Difesa On. Rossi, uno di noi, e l’evidenziarsi  del trapelante senso dell’onore e fierezza di essere stato il Comandante del Reggimento Lagunari “Serenissima”  e della conseguente soddisfazione del nostro neo Presidente nazionale Gen. Chiapperini, di condurre questa “piccola ma grande” associazione d’arma: l’A.L.T.A.

Mi riaggancio, per chiudere questa serie di considerazioni più che cronaca del XI Raduno, a quanto sopra indicavo in apertura, come “prova”: è stata una prova! Una dura prova! Quasi una sfida verso chi è fermo, chi vede come fine ultimo la santificazione del “magna e bevi” e dello “status quo”. Numero dei presenti, articolazione dell’evento su più giornate (oltre che il classico sabato e domenica, non dimentichiamoci il lunedì precedente e non dimentichiamoci neppure che il Raduno continua con l’Esercitazione “Delta 2016” sulla foce del fiume Po). Incessante e battente lavoro di comunicazione a mezzo “media”. Cura nel proporre le novità e organizzazione quasi perfetta. Dunque: attenzione manageriale proiettata all’innovazione; movimentazione incessante della spinta alla promozione dell’immagine dell’A.L.T.A.

Con la novità del “Villaggio del Lagunare” che senz’altro avrà sviluppi ed inimmaginabili progressi e successi, pur alla prima edizione si è dimostrata, almeno secondo la mia modestissima opinione, un’idea vincente. E lo sarà di più in futuro. A volte basta solo cercare di capire (qualche volta ci si riesce, eh! Volendo…), le idee degli altri anche se l‘inazione prolungata porta al “sonnecchio” ed al torpore.

Come consolidata abitudine, l’incontro è terminato con il “rancio” sociale, apoteosi di allegria e buonumore e con l’ occupazione” pacifica e festosa di ristoranti e punti di rifocillamento sparsi nella bellissima Città di San Vito al Tagliamento.

Non vorrei andare oltre per non assillarvi con una “prolissità stucchevole”, e quindi concludo inoltrandovi i miei più camerateschi saluti, affermando ancora che questo Raduno è stato una “prova”. Questa volta però “prova” intesa NON come un cimento, una sfida; ma come una conferma tangibile che se si hanno idee fresche ed innovative, condite con la passione, ci arriviamo. Baffi… diamoci da fare e ci arriviamo! San Marco!

Lag. Dino Doveri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Sfilamento radunisti


Pranzo

 

 

   
               
               
                 
   

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